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Ogni imbottigliamento ha una storia diversa, perché ogni volta il whisky matura in maniera differente. Questa volta, l’influenza di 9 mesi di finish in botti Virgin Oak molto attive ha portato a qualcosa di diverso dal solito: niente note burrose, cremose e morbide che nascondono la torba... anzi, al contrario, un’ossatura robusta e aromatica che amplifica il carattere di Islay! Al naso, le note medicinali e di iodio sono più forti che mai: potente, rustico, pieno di catrame, terroso. C’è una nota lievemente acidula di aceto balsamico, e un tocco di legno antico. Un profumo quasi vinoso, nonostante non sia stato maturato in botti di vino. Al palato è potente e tempestoso: un’esplosione di pepe nero, torba, radice di liquirizia e falò con rami di pino. Non c’è dolcezza evidente: i tannini lavorano insieme alla torba per portare le note affumicate oltre i limiti! Un whisky di Islay muscoloso, chiassoso e indisciplinato!